Riflessione sulla processione del Venerdì Santo

RIFLESSIONE SULLA PROCESSIONE DEL VENERDÌ SANTO

Cari Fratelli e Sorelle,
Il Venerdì Santo è il giorno della misericordia! Sul Monte Calvario a Gerusalemme, alle ore tre del pomeriggio del primo Venerdì Santo, si è compiuta quella verità che il “Credo” della Comunità Cristiana primitiva professava: “Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture”. Ebbene, siamo riuniti questa sera . E noi, con questa Processione Penitenziale, stiamo vivendo il vertice più alto di quest’Anno, perché la Morte di Cristo in Croce è l’atto di misericordia per eccellenza, tra quanti Dio ne ha compiuto in tutta la storia dell’umanità.


Nella statua del Cristo morto e della sua Madre Addolorata che abbiamo portato in processione , abbiamo attraversato la nostra città e li abbiamo venerati . Gesù ha parlato a ciascuno di noi ricordandoci le sue parole: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio per noi”; e San Paolo ci ha ripetuto: “Cristo ha amato me e ha dato Sé stesso per me”. Per misericordia Gesù si è fatto Ostia, è morto ed è risorto per noi.
Cari Fratelli e Sorelle, volgiamo lo sguardo al volto di Gesù Crocifisso, con occhi di fiducia e di amore. È un volto sfigurato e piagato. Potremmo vedere le tracce di sangue che scendono dal suo capo ferito dalla corona di spine, la faccia tumefatta dalle battiture dei soldati …….Papa Francesco ci ricorda che nel Volto di Cristo si riflette il Volto del Padre ricco di misericordia. Si, perché Dio soffre per noi uomini e così ci salva. “Dio non ha mandato nel mondo il suo Figlio per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo del Figlio”.


Certo, è un mistero insondabile: il mondo è salvato, il peccato è cancellato, attraverso la sofferenza e la morte. Ma è la sofferenza e la morte del Figlio di Dio, nella sua carne umana. È la sofferenza e la morte che Cristo ha preso su di Sé volontariamente, con amore per il Padre e per i suoi fratelli uomini. Cristo ed il Padre sono in perfetta sintonia. Anzi Gesù sulla Croce ci manifesta la “tenerezza” di Dio, il nostro Dio che è padre e madre di tutti gli uomini.
San Giovanni Crisostomo ci mostra questa verità in un commento a quanto accadde dopo la morte di Gesù. Il Vangelo racconta che allora un soldato con una lancia trafisse il cuore di Gesù già morto e ne uscì sangue ed acqua. Questi sono i simboli dei sacramenti principali della Chiesa: l’acqua del Battesimo ed il sangue dell’Eucarestia. Sembra quasi, dice San Giovanni Crisostomo, che Gesù dalla Croce voglia allattare i suoi fedeli con amore materno, per mezzo dei sacramenti, di questo scorrere di sangue ed acqua che esce dal suo seno.


A Gesù che ci ama con tanta tenerezza rispondiamo oggi, adesso, con un atto di amore pieno di riconoscenza. Ed ascoltiamo quanto ci vuole insegnare. Sì, Gesù dalla Croce dà un insegnamento fondamentale, anzi un comando, a tutti noi cristiani: “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi (cioè fino alla morte). Da questo tutti riconosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri”. In questo Venerdì Santo il comando di Cristo ci evoca la sua esortazione: “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso”. Più che negli anni scorsi dobbiamo sentire questo come il proposito più urgente e pressante che ci viene dalla Croce di Gesù: l’amore verso gli altri fino al perdono per chi ci ha offeso, la pazienza in famiglia, l’aiuto e l’attenzione ai fratelli, specialmente ai poveri, agli emarginati, agli scarti della nostra società.


Le comunità cittadine si dovrebbe distinguere in questo: dai semplici cittadini agli amministratori della Città, alle associazioni e oggi importante particolare ricordo il gruppo AMICI di San Rocco , alle istituzioni, alla Chiesa. Dovremmo avere sempre presente la “Regola d’Oro” dei cristiani: “Fa agli altri quello che vorresti che sia fatto a te”. “Non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te”.


Certo, questo è un tempo difficile per l’amicizia e la convivenza fra gli uomini. Il Vangelo dice che, alla Morte di Gesù, “Si fecero tenebre su tutta la terra, dal mezzogiorno alle tre del pomeriggio”. Anche nel mondo di oggi si sono fatte le tenebre su tutta la terra. Davanti agli occhi abbiamo le immagini televisive dei rifugiati che, dopo aver rischiato la morte nelle traversate del mare in barconi sconnessi, stazionano nel fango davanti alle frontiere sbarrate. Sentiamo le grida di uomini, donne, bambini che scappano nei corridoi dell’aeroporto e della metropolitana di Bruxelles. Non possiamo rassegnarci a questi disastri, alle stragi del terrorismo, dobbiamo reagire: certo per giustizia e prevenzione, non per vendetta.


Non possiamo certo scandalizzarci se guardiamo all’esempio di Gesù che dalla Croce ha pregato per i suoi persecutori: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno”. Dobbiamo piuttosto imitarlo e farlo imitare.
Naturalmente, la nostra condanna per queste stragi abominevoli è piena e totale. Ma ci possiamo domandare se le nostre società e i nostri Governi sono senza colpa. Chi fabbrica e chi vende le armi a questi fanatici omicidi? Non dimentichiamo il triste passato: le colonizzazioni selvagge, lo sfruttamento dei territori da cui essi provengono, le invasioni, i bombardamenti delle loro città, le condizioni dei Palestinesi in regime di occupazione, a casa loro, da tanti anni, gli attentati in Francia , Germania , Finlandia e per ultimo in Egitto contro fratelli cristiani …..Ci sono troppe sopraffazioni, troppe ingiustizie da sanare, per avere la vera pace.
C’è troppo odio nel mondo. Ma noi cristiani siamo chiamati a portare l’amore. Se non cominciamo noi cristiani, chi potrà operare la riconciliazione e la pace nel mondo di oggi? Forse Dio ha consentito che fossimo mescolati tutti nell’odio e nel peccato, per porgere a tutti la misericordia, grazie alla salvezza che Cristo ci dona dalla sua Croce.


A Gesù che muore per noi chiediamo che ci conceda il suo perdono ed ispiri il perdono di tutti per tutti. ChiediamoGli di dissipare con la sua Passione e Resurrezione le tenebre di odio e morte che avvolgono il nostro mondo di oggi.
Oggi ringrazio Gesù per avermi dato la possibilità di celebrare questi giorni in vostra compagnia come veri amici , e di avermi dato la possibilità di parlarvi ed assieme meditare su questo mistero .

La Madonna Addolorata, divenuta nostra Madre ai piedi della Croce, interceda per noi e per tutti i nostri fratelli bisognosi e cancelli ogni odio dalla faccia della terra .
Amen

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