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Mons. Pietro Farina, un Pastore zelante sulle orme di San Rocco

Un Pastore zelante sulle orme di San Rocco

Il 14 Settembre scorso sotto le finestre del Centro Mediterraneo Oncologico Neuromed di Pozzilli (IS) dove Sua Ecc.za Mons. Pietro Farina, moderatore della nostra Associazione Europea “Amici di San Rocco”, stava vivendo gli ultimi passi del suo breve ma doloroso calvario, noi amici e devoti di San Rocco guidati dal nostro fondatore Fratel Costantino De Bellis, con il nodo in gola, pieni di commozione, ci siamo raccolti in un intenso momento di preghiera davanti all’immagine di San Rocco, all’insigne Reliquia del Braccio del Santo e di Gesù Crocifisso.
Era il giorno dell’Esaltazione della Santa Croce e il nostro Pastore, anche se non poteva essere fisicamente presente in mezzo a noi, era unito alla nostra preghiera, vivendo la croce nel letto della sofferenza, consapevole come Gesù sul Golgota di essere vicino all’ora solenne in cui avrebbe detto: “Tutto è compiuto!”, ma accompagnato dal suo motto episcopale “Et resurrexit” che annuncia con gioia che dopo il Venerdì di Passione c’è la Domenica di Risurrezione, dove ogni lacrima sarà asciugata e i nostri miseri occhi vedranno il volto glorioso e pieno di luce di colui che della croce ha fatto il suo altare, il suo trono, ossia il suo patto d’amore per redimere l’umanità dal peccato.
Mentre noi pregavamo il santo rosario meditato dei misteri del dolore arricchiti dai passi del Vangelo, cantato l’inno a San Rocco, recitata in ginocchio la supplica al Santo taumaturgo per chiedere un miracolo, Dio aveva già preparato un posto tra i Santi del cielo per il nostro amato Vescovo, pronto ad entrare, a breve, nel Regno senza fine. Le sue ultime parole a Fratel Costantino, quando è salito nella sua camera per porgergli il prodigioso Braccio di San Rocco al termine del pomeriggio di preghiera nel piazzale del Neuromed, sono state: “Grazie! Et resurrexit!”. Esattamente 10 giorni dopo quell’incontro martedì 24 settembre poco prima di mezzogiorno Gesù lo ha chiamato a sé e San Rocco accompagnato in paradiso. Le parole di Fratel Costantino all’annuncio della morte del Vescovo, sono state una preghiera di speranza: “Ti abbiamo chiesto Signore di prolungare i suoi giorni, un miracolo straordinario affinché Sua Eccellenza ci accompagnasse ancora con lo zelo che lo ha sempre distinto; ma tu Signore hai preferito, per tua volontà, chiamarlo a te al banchetto eterno del cielo per celebrare insieme ai Santi la liturgia della Domenica senza tramonto.”
A chi ha avuto l’opportunità di conoscerlo riecheggiano vivamente nella mente e nell’intimo la sua voce bassa ma nel medesimo tempo decisa di pastore ricco di fede, di amore e di apertura ai bisogni di quanti bussavano alla porta del suo cuore.
Il suo sorriso, lo ha conservato sempre, da giovane seminarista, da sacerdote, da Vescovo e nella malattia, fino al momento in cui spirando è rimasto stampato sul suo volto esanime.
Quando lo scorso Ottobre 2012 è venuto a celebrare l’Eucarestia nella chiesa di San Rocco a Roma è stata l’ultima volta che lo abbiamo visto in buona salute, felice di condividere quella giornata di preghiera insieme alla grande famiglia degli “Amici di San Rocco” che tra Italia, Portogallo e Spagna conta oltre un centinaio di gruppi di preghiera con circa 5000 figli spirituali di San Rocco che testimoniano la loro fede ordinariamente nelle parrocchie e diocesi di appartenenza.
Diceva sempre che dopo la diocesi di Caserta l’Associazione Europea era la sua seconda famiglia.
Amava camminare tra la gente, confessare, incoraggiare e trovare soluzione a tutto. E’ per volontà divina che lo Spirito Santo ci ha fatto incontrare Sua Eccellenza Mons. Pietro Farina nel lontano 2004 in occasione del V convegno europeo Amici di San Rocco, celebrato in Capriati, dove per volontà di San Rocco e impedimento del Vescovo della diocesi di Isernia-Venafro, su invito di Fratel Costantino venne a celebrare l’Eucaristia per noi, lui Vescovo della diocesi limitrofa. Quella fede genuina, fresca, fatta di giovani, adulti ed anziani che cantavano canti popolari e recitavano devotamente il santo rosario aprirono il suo cuore al culto verso il Santo pellegrino che né il tempo né la società secolarizzata ha cancellato. Da allora iniziò un sodalizio spirituale tra Sua Eccellenza e l’Associazione Europea Amici di San Rocco, tanto da considerare Fratel Costantino a pieno titolo un fratello della sua chiesa particolare di Caserta e nel medesimo tempo nutriva un rapporto fraterno con Mons. Filippo Tucci, assistente spirituale dell’Associazione e rettore della chiesa di San Rocco di Roma.
Sua Eccellenza Pietro Farina era un uomo che non si stancava mai di fare progetti e di richiamare all’importanza della pietà popolare, della venerazione a Maria SS.ma e ai Santi, affermando che essa costituisce l’identità del cattolicesimo. Anzi era convinto che il ripristino di antiche e significative tradizioni era garanzia per non cadere nell’ateismo o in un cristianesimo vuoto e spoglio del suo patrimonio di fede. Amava ripetere che la Chiesa è il popolo di battezzati!
Le caratteristiche degli “Amici di San Rocco”: obbedienza al Papa, al Magistero della Chiesa, ai Vescovi e l’essere accompagnati fisicamente e spiritualmente nel cammino locale dai parroci, gli fecero intravvedere in questa associazione un movimento che doveva crescere per rievangelizzare la società e inculcare il rispetto per la sana dottrina cattolica attraverso la conoscenza di un Santo, molto venerato dal popolo di Dio, obbediente al Vangelo e alla Chiesa.
Divenne ben presto un iscritto, un collaboratore ed infine il moderatore e il Pastore che proprio il giorno della Santissima Trinità di questo anno dedicato alla fede, dopo un lungo ed attento cammino compiuto insieme a noi Amici di San Rocco durato più di tre anni che lo hanno illuminato saggiamente, ci ha donato il decreto canonico di riconoscimento dell’Associazione Europea, reso pubblico lo scorso 8 Giugno dinanzi a tutta la famiglia degli Amici di San Rocco radunata nella cattedrale di Casertavecchia.
La lettura del decreto in tutti coloro che hanno sempre creduto nell’Associazione ha suscitato lacrime di commozione e un caloroso applauso. Non potremo mai dimenticare il nostro Vescovo seduto ormai sulla sedia a rotelle ma sorridente, con la voce fioca e provata dalla malattia ma con gli occhi pieni di luce pronunziare le sue parole di incoraggiamento rendendoci consapevoli che non abbiamo camminato invano ma in obbedienza a Santa Romana Chiesa e che la vocazione della nostra Associazione è via sicura per aiutare la Chiesa in quell’opera di rievangelizzazione di cui c’è urgente bisogno.
Grazie Eccellenza, continui a sorridere con le mani giunte davanti a Dio! E’ vero che lei è stato chiamato da questo mondo al cielo prematuramente ma il sorriso che le è rimasto stampato sul viso ci comunica che si è addormentato in Cristo in silenziosa adorazione con con Gesù Buon Pastore e San Rocco veniva condotto per mano dinanzi al trono dell’Altissimo. La salutiamo con questa certezza: che un giorno, quando anche noi avremo varcato la soglia della morte, ci riabbracceremo nell’aldilà dove lei insieme a San Rocco sarà ad attenderci per stare insieme a tutti coloro che già godono della beatitudine, nella vita senza fine.

Fratel Costantino




 
 
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